Il mercato della formazione rappresenta, nel settore del terziario avanzato, uno dei più attrattivi, con alta marginalità; annualmente ha un giro d’affari di circa 4 miliardi di euro. Esso è anti ciclico: vale a dire che, in periodi di congiuntura negativa, lavora maggiormente sulla riqualificazione dei disoccupati, mentre quando la congiuntura è in crescita si concentra sulle aziende per sostenere lo sviluppo.
Inoltre, fattore non trascurabile, è uno dei pochi mercati fra quelli sostenuti dai fondi pubblici nella promozione degli acquisti: ciò significa che l’acquirente della formazione non intacca alcuna voce di spesa del suo bilancio. È come se il mercato automobilistico, in modo continuativo, potesse utilizzare incentivi per la rottamazione del valore del 100% dell’automobile che si intende acquistare. In buona sostanza il mercato della formazione, grazie agli incentivi a fondo perduto, risulta essere molto redditizio.